

Prologo
Gennaio?! Sì, il primo mese dell’anno ma anche il più triste perché il Natale e la Befana, ormai, sono alle spalle e, con il rientro a scuola, si affievoliscono le uscite serali trascorse con gli amici a scorrazzare per il paese: dal “Borgo” al “Castello”, transitando per le “Panchine”, dal “Pistino” fino a “Dietrocasa”, sbucando dall’“Aietta di Bòdda”. Anche più giri a sera: uno, due, tre... mettendo in pratica l’ereditario, di generazione in generazione, “giro di paese”; un percorso praticato a tutte le ore del giorno, anche notturne, con o senza vento, con o senza pioggia: mani in tasca, una giacca a vento ben accollata, mentre qualcuno si ripara con il cappuccio della felpa, altri con una berretta di lana o con un passamontagna; quest’ultimo utilizzato in qualche occasione da Tripoli per spaventare lo “sfortunato” bambino, amico o passante di turno.
E via... a passo svelto con partenza dal “Borgo”, magari con breve sosta alla pensilina del pullman, presso la “Fonte di Marmo”, per poi tirar dritti lungo le “Panchine”, la parte più dura da affrontare per il vento gelido ma anche la zona più silenziosa, panoramica e rilassante se goduta nelle calde nottate d’agosto dopo cene “pedanti”.
Oggi, solo in rare occasioni, si riesce a percorrerlo in compagnia degli amici... quelli di un tempo o quelli veri... che furono; magari lo si percorre più facilmente con la fidanzata, con la moglie o con i figli ma sempre resterà il nostro “giro di paese”. Giri intensi che, naturalmente, erano anche un toccasana per smaltire qualche “sbornietta”: sì... ammettiamolo amici... più di una “sbornietta”! Ma era allegra, socievole e quasi mai molesta... si fa per dire... compagna di qualche ora o, ancor peggio, di tutta la notte! Però faceva “cantare” e “raccontare” molto... specialmente se qualche notizia “intrigante” paesana, fino al momento ben tenuta nascosta, poteva suscitare la curiosità e l’ironia altrui.
“Ma quello che oggi potrebbe essere maldicenza, domani sarà sicuramente storia!” - ho sempre fortemente e ironicamente sostenuto. Sì, appunto, storia... perché gli anni che furono... sono per alcuni di noi castagnetani un pezzo di vita paesana che oggi, purtroppo, non trova assolutamente più riscontro in quel tessuto sociale del “dolce paese” che fu... e che possiamo malinconicamente apostrofare: “C’era una volta Castagneto!".
Estate 1998 - "Dietrocasa" sul balcone
Estate 1995 - "Dietrocasa"


Estate 1998 - "Dietrocasa"
Anni Novanta / Duemila: di tutto un po'!




Estate 1999 - Davanti al Bar "Black&White"


Dicembre 2001 - Il nostro Bar



