Ricordi di carta

Una lettera, una cartolina: questo il “sapore” della carta che abbiamo utilizzato per decenni. Sì... “sapore”... perché la carta ha un suo gusto particolare che arricchisce e avvolge lo scritto che la possiede. Era un modo per scrivere qualcosa d'amore alla ragazzina, o ragazzino, di cui ci si era infatuati ma anche uno strumento di comunicazione per salutare o per prendere in giro un amico; cartoline spedite solitamente da un posto di villeggiatura o durante una gita... e, spesso, inviate senza essere affrancate con la classica fregatura e incazzatura - da parte di chi le riceveva - per il fatto di pagare anche la multa. Dopo aver dato libero sfogo alla creatività “letteraria”, arrivava, appunto, il momento dell’affrancatura con la classica “leccata” di francobollo - almeno io l’ho sempre fatto - lasciando in quegli scritti qualcosa di noi, parte del nostro stato d’animo, delle emozioni e fantasie. Dopodiché si attendeva del tempo - quello che ci voleva - perché la cartolina non doveva arrivare né troppo presto né troppo tardi... doveva arrivare un giorno, quello giusto... che non potevamo conoscere con certezza... e anche quello faceva parte del gioco. L’arrivo era veramente un rito: attesa o “temuta”, amata o “odiata”, letta con passione o con rabbia, strappata, lacerata ma anche custodita gelosamente dentro un cassetto. Oggi, invece, ci basta un “clic” ed è tutto fatto: migliaia di parole, cartoline elettroniche, messaggi non “covati” ma “partoriti in provetta” con la presa di giro e beffa finale - come spesso mi è ricapitato - a causa di SMS (anche “piccanti”) partiti sbadatamente e indirizzati alla persona sbagliata... solitamente e fortunatamente verso cellulari di amici: Aise e Algido... dato che stavano posizionati all’inizio della rubrica. E nelle buche delle lettere di oggi? Una tristezza... sempre la solita “monnezza”: volantini, protesti e bollette! Questo non è progresso... questa è una forma evoluta di arretratezza contro il sentimento e le forti emozioni. 

Così, come ho fatto per la mia maniacale conservazione di foto e filmati, ho replicato anche per le lettere e cartoline speditemi da amici e conoscenti... ve ne propongo alcune dalla fantasia più svariata ma con ben precisi riferimenti allusivi...

1999 - Luca der Falleni saluta da Cuba "manifestando" la sua disapprovazione!

1995 - Dalla Svezia con tanta allusione...

1996 - Il Prof. saluta dalla Svizzera

1997 - Mapo, Troncio e Davidana salutano da Ulm (Germania)

2000 - Prost, Davidana e Troncio salutano dal Lago Trasimeno manifestando la loro rabbia contro la monotonia del “Borgo”.

1999 - Bebeto e Gregrè salutano dalla Croazia

2006 - Bido e Marescialla salutano da Instanbul